Il 19 marzo don Giuseppe Diana, ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994, e con lui tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata saranno ricordate a Casal di Principe. L’iniziativa che rappresenta un solido appuntamento annuale, quest’anno è promossa come sempre, dal Comitato don Peppe Diana insieme al coordinamento provinciale dell’associazione Libera, alla Diocesi di Aversa, al Comune di Casal di Principe e all’Agesci. «Lo faremo in maniera corale nel rispetto di quel richiamo alla collettività e all’onestà che risuona come una scossa per le coscienze sopite dal torpore della delega e della comoda rassegnazione. Ogni singolo momento porta in sé il bisogno di ricordare il passato e costruire comunità sane e solidali libere dalla camorra.» annuncia Valerio Taglione, coordinatore del Comitato don Diana. «Risaliamo sui tetti e riannunciamo parole di Vita», è il filo conduttore che accompagnerà ogni singola manifestazione nell’obiettivo di far memoria e sottolineare l’importanza dell’impegno sociale.
Il Comitato don Peppe Diana ed il coordinamento provinciale casertano di Libera esprimono piena solidarietà e vicinanza all’ex sindaco di Casapesenna Giovanni Zara che, come si è appreso oggi nell’ambito del processo che lo vede parte offesa di violenza privata aggravata dal metodo mafioso, era stato designato come bersaglio di un progetto criminale da parte del clan dei Casalesi.
Storie di coraggio, storie di scelte impopolari che poi invece popolari lo sono diventate per coerenza e determinazione, storie di denuncia e di promozione, storie di un popolo che ha deciso di avanzare insieme. La nona edizione del Festival dell’Impegno Civile, terminata dopo 36 tappe che in lungo ed in largo hanno toccato le province di Caserta, Napoli, Avellino, Salerno, Benevento lungo il filo rosso del tema Coraggio di fare scelte, ha raccontato la voglia di vivere che si va ricostruendo.
Sono anni che manteniamo alta la nostra tensione di cittadini attivi che hanno scelto da che parte stare. Non abbiamo bisogno di studi che ci annuncino il pericolo e non ci sentiremo al sicuro fino a che la camorra continuerà a minacciare i nostri magistrati.
A Natale, dopo 25 anni dalla prima volta, ‘Per amore del mio popolo’ sarà nuovamente distribuito. ‘Per amore del mio popolo’ è il documento che nel 1991 don Giuseppe Diana, ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994, firmò e distribuì con tutti i sacerdoti della Forania di Casal di Principe.
Quattro ettari di terreno confiscati al clan Moccia e gestiti dalla cooperativa Al di Là dei Sogni di Sessa Aurunca sono stati dati alle fiamme. L’incendio di natura dolosa è stato scoperto stamattina (6 luglio) dai soci cooperatori che avevano piantato, nell’ambito della riforestazione, alberi di noci. Le fiamme sono state originate in più punti e hanno distrutto anche una parte del ‘Giardino della Memoria’, un baluardo del ricordo delle vittime innocenti della camorra.
Oggi, 21 marzo, primo giorno di primavera, il Comitato don Diana insieme a Libera Caserta e alla famiglia del sacerdote che fu ucciso a Casal di Principe, il 19 marzo del 1994, rendono noti i nomi dei vincitori del Premio Nazionale don Diana- Per amore del mio popolo.